lunedì 11 dicembre 2017

5. LA FOLLIA COME PERCEZIONE DEL NASCOSTO

Se consideriamo la Follia come sovrapposizione della nostra parte istintuale su quella razionale, questa deve necessariamente esistere. Il comportamento di un Folle, non sta ad identificare quello che noi tutti possediamo nel nostro inconscio, ma ci deve essere l'azione mentale, una nostra volontà interiore di estrapolare quella data nostra parte inconscia onde poi inserirla contaminando i nostri momenti più usuali di vita quotidiana. L'artista che riesce ad esprimere le proprie emozioni e le proprie sensazioni in modo anche confusionale e disorganizzato, non potrebbe essere definito e considerato un Folle? Si, se l'utilizzo e il tentativo di spiegazione compiuta della sua azione, vada a concretizzarsi nella realtà più imminente.

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