venerdì 6 ottobre 2017

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@@@@ 402 SENZA TITOLO: LA LUNGA ATTESA

Da programmi di presenza
che non si basano su sicurezze certe,
mi conduco all'imminenza
di percepire quel che così si avverte.

E se poi venisse?
Si, si sarebbe fantastico
ma ci sono risse
dentro me che non mastico
perché l’esperienza bene insegna
e assai mal sono elastico
nel pensare che la realtà si degna
di eliminar ogni drastico.

La sigaretta rapida tira altra
ed ecco che grandissima paura prende
perché ho un emozione scaltra
che vuole dire”stop!”E poi si sospende.

L’attesa però unica strada percorribile
che è piena di una miriade di diversi aspetti
che vanno da quello che sarà godibile,
al dolore che sarà in dei tempi non sospetti
che creeranno difficilmente sostenibile
chiara forma di astio in nostri umani petti.

Intitolare questa Strofa non ho voluto
perché la vita ormai bene la conosco;
tanta paura di sapere se avrò goduto
o se continuerò a navigare nel fosco
movimento che mi rende compiaciuto
si, ma si perde in ciò che non conosco .

La speranza è sempre l’ultima a morire
anche se ho paura che nulla poi accada:
probabile soluzione che vada a smarrire
ho la possibilità che così finisca che decada
nello spavento che mi porti ad aggredire
attuale stimolo reciproco, il quale se cada,
porterà poi lontano il rapporto a spedire
nel seguire ognuno dove sua strada vada.

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