lunedì 28 novembre 2016

(19-24)-11-2016 VACANZA INVERSTIVA IN ANDALUSIA


19-11- 2016
Alle 15:00 di questo Sabato 19 Novembre, Reeko e Frank partono in direzione Gemy per prelevarlo in auto ed intraprendere insieme la loro avventura spagnola: Siviglia la meta prestabilita che riusciva così a catturare 2 piccioni con una fava nel caso di Reeko: 1. la Spagna dove non era mai stato, 2. la partita di Champion's league della Juventus, occasione sportiva maì vista in precedenza; alle 15:30 arrivati a casa di Gemy, si fanno i saluti alla famiglia Barni al completo e si parte subito alla volta dell'aeroporto di Firenze; Reeko non sta al meglio essendosi svegliato con la febbre sui 38°-39° ed avendo così dovuto prendere una tachipirina per abbassare la febbre; alle 17:30 si arriva al casello di San Lazzaro che chiude il tratto di autostrada fino a lì percorsa per poi aprire il tratto di super strada verso Firenze; alle 19:30 Gemy subito fa una di quelle azioni importanti dettate ormai dalla sua lunga esperienza di viaggio che si faranno poi sentire per tutta la vacanza: compra un corposo e dettagliato libro guida sull'Andalusia, il quale su insistenza di Reeko viene ripartito all'acquisto in un 75% Reeko e 25% Gemy con il Folle ragazzo che ne acquisisce la futura proprietà e con Gemy che ne detiene così l'azione e la custodia per l'intera vacanza; nell'aspettare così iniziamo la lettura del libro introducendo le storiche e più importanti sottigliezze lirico-musicali di Siviglia: CarmenIl barbiere di Siviglia. Alle 20:30 siamo in aereo e si parte; Arrivati verso le 22:30 circa in Spagna, andiamo a cercare la nostra Ford Fiesta presa a noleggio; entriamo nel garage dove erano presenti queste auto pe ril noleggio dell'azienda che se ne occupava e trovata la nostra "Ford pastina" (Ford Fiesta), entriamo al suo interno e partiamo cercando il nostro hotel nelle mani del nostro spirito guida Frank; la meta per il pernottamento ed il ristoro è "Residencia de Deportistas La Cartuja": non è stato immediato il suo ritrovamento pur essendo stata la prima meta della ricerca che però inizialmente è stata subto scartata in quanto non sembrava proprio un hotel e di fatti poi cambiando le basi della ricerca, abbiamo capito che non era un centro di villeggiatura ma invece rappresentava un istituto per il ristoro di atleti in cui erano presenti due discipline sportive costituite da ciclisti e canoisti che vivono lì per tutto l'anno; appena entrati al suo interno ci siamo ritrovati salendo al secondo piano dove era presente la nostra stanza, in delle cabine per il pernottamento ognuna delle quali aveva al di fuori della porta una bicicletta sportiva appoggiata alla manigia della porta e pronta ad essere utilizzata dall'atleta residente il giorno seguente per la sua attività atletiche. Arrivati in camera, ci riposiamo immediatamente per sopperire alle fatiche del viaggio e pensando a ciò che avremmo fatto nella Domenica successiva esplorando il fantastico "pianeta Andalusia".

20-11- 2016
Ben riposati e avendo sotto mano ben presenti LE TAPPE ANDALUSE, il giorno dopo studiamo le possibili mete per il proseguo del viaggio turistico per vedere la città e Gemy in particolare ne propone due:
1. ammirare i villaggi tipici di Siviglia presenti nei dintorni;
2. andare ad ammirare i Pueblos Blanco.
Siamo così subito partiti in direzione del centro storico di Siviglia ma consapevoli che come prima cosa si doveva sistemare il biglietto per la partita della Juventus di Martedì ma il giorno stesso della partita in quanto da casa eravamo riusciti solamente a sistemare un biglietto e ci mancava quello per il disabile e il suo accompagnatore; per fare questo, avevamo solamente in mano un nome e una delega scannerizzata ed inviata via messenger di un certo Manuel Salado che è il responsabile della biglietteria di Siviglia; chiare erano state le indicazioni fornite dallo Juventus Club di Città di Castello:
- dalle 10:00 alle 17:00 presso il Gran Melia Colon (un hotel a 5 stelle) nella hall dell'hotel ci
   sarà un desk dedicato a noi dove si doveva avvisare in quanto sarebbe entrato un solo delegato.
- dalle 18:45 alle 20:45 ci si doveva presentare nei pressi del settore ospiti dello stadio dove si
   avrebbe incontrato questo Salado che ci avrebbe fatto strada all'interno dello stadio nella curva
   dei locali dove era presente uno spazio apposito per disabili.
Se pur con queste chiare idee in testa ci siamo avventurati ugualmente verso lo stadio di Siviglia e  alle 18:30 si arriva all'ingresso del Ramon Sanchez-Piz Guan; dove mentre Gemy è andato alla segreteria dello centro sportivo, mio padre ha fatto delle foto in giro come ricordo del posto. Preso allora un bglietto e lasciate delle pratiche da sistemare rinviate a Martedì come scritto chiaramente nel messaggio "what'sappato" dallo Juventus club, ci siamo comunque addentrati verso lo stadio; mio padre è così sceso facendo un tour fotografico alla bellissima struttura del Ramon Sanchez-Piz Guan in tutte le sue prospettive mentre Gemy è stato indaffarato in biglietteria tutto il tempo in biglietteria;  alle 19:00 ci dirigiamo poi presso il super mercato a fianco dove prendiamo una pizza e decidiamo sul da fare; Gemy allora una volta ritornato ci dice che un biglietto è apposto ed ora siamo nelle mani di un certo Manuel Salado che bisogna incontrare il giorno stesso della partita e ci farà entrare nei nostri posti riservati che però saranno nella curva del Siviglia; con questa preoccupazione non del tutto chiarita, si intravede il pulman della Juventus che fa scendere alcuni giocatori per le interviste; piombati come razzi presso la porta degl spogliatoi, incrociamo Buffon che mi rilascia un autografo. Contenti per aver visto lo splendido obiettivo-meta del viaggio (lo stadio Ramon Sanchez-Piz Guan) e di essere riuscito a prendere pure un autografo da Buffon, si parte alla volta della nostra "Residencia de Deportistas La Cartuja". Riposati dalla stanchezza del viaggio, il giorno seguente si parte per la vacanza vera.

21-11- 2016
Dopo colazione ci siamo subito diretti verso il centro storico di Siviglia fino ad arrivare alla cattedrale della città ammirando il duomo davanti all'ingresso che era caratterizzato da un grandissimo storico portone; arrivati al piazza ci siamo subito fermati poi presso un balcone onde cui si vedeva tutta la città e dove era presente una una signora che faceva fare delle foto ad offerta gratuita con degli uccelli poco conosciuti o in via d'estinzione; lei li porgeva attraverso un guanto in pelle a chi voleva, con allegato un robusto cordino al guanto su cui era legato l'uccello scelto che potevi scegliere tu stesso in un'ampia gamma di razze per fare una foto; c'era un riassunto delle specie più particolari esistenti: dal gufo reale, al falco, dal barbagianni ad altre specie poco conosciute; così Reeko ha fatto un reportage con un falco femmina per cui è nato un'Amore profondo e Gemy con il suo lungo mantello sembrava su misura per fare delle foto con il gufo reale. Ripartiamo dopo una prima visita al centro storico di Siviglia, verso il nostro punto di ristoro ma per la via ne approfittiamo per andare a visitare Jeres de la Frontera: città chiamata in questa maniera perché rappresenta la frontiera tra il passaggio della dominazione araba d'Oriente a quella cattolica d'Occidente; qui è presente il circuito di moto gp e dove in quel momento i piloti stanno correndo per le prove libere; per la strada incontriamo il primo Pueblos Blancos:La Capeza, una bellezza spagnola di rimando alla tradizione architettonica e simbolica di una nazione che difficilmente si riesce a vedere ritrovando in giro per il mondo. Continuiamo il cammino esplorativo in direzione di Jerez de la Fronteira cogliendo l'occasione di fermarci per Arcos de la Fronteira. Percorrendo le lunghissime strade di montagna scendiamo a valle in delle immense praterie fino ad incrociare scorgendo da lontano una piccola costruzione a forma di arena per le corride illegali vista la struttura ed il luogo. Pranziamo e verso le 14:45 si parte in direzione di Granada procedendo poi verso Rondaun posto che bisogna scoprire per viverne la bellezza e le emozioni che lascia a chi ci passa. Nella città è presente una delle più vecchie arene per corride della Spagna: La plaza de toros narrata nelle sue storie persino da Heminguay. A fine serata a conclusione dell'inizio della "scoperta spagnola", ci dirigiamo verso il mare a San Pedro de Alcantara superando il grande ponte sopra la strada che ci inserisce nella splendida spiaggia di Marbella; raggiungiamo quella che è considerata "la riviera romagnola di Spagna": la Costa del Sol e ci fermiamo in una trattoria lungo la strada immersa completamente da una fitta nebbia che si poteva tagliare con un coltello; continuiamo imperterriti immersi nella nebbia per la splendida città di mare alla ricerca di un hotel onde riposarci la notte; sistemati i bagagli e riposati la notte, la mattina seguente si parte verso il centro della città dove per prima cosa incrociamo la cattedrale sul cui tetto è presente una torre campanaria molto conosciuta che prende il nome di "Giralda" e al cui interno è custodita la tomba di Cristoforo Colombo nonché l'Altare Maggiore che rappresenta l'altare della più grande cattedrale gotica del mondo. Usciti dallo stupendo edificio monumentale, proseguiamo a piedi in giro per il centro visto che è ancora troppo presto per andare a prendere il biglietto per la partita al lussuoso Gran Melia hotel; preso il biglietto e pronti così per andare Martedì 22 a vedere e vivere per la prima volta le emozioni calcistiche della mitica Champions league, continuiamo la nostra visita turistica per la bella città e scorgiamo un simbolo molto famoso del luogo che ci copre e protegge con la sua immensità strutturale: il Metropol parasol:una struttura di architettura contemporanea costruita nella piazza della Encarnacion nel 2011 costruita dall’architetto tedesco Junrgen Mayer; la struttura rappresenta un enorme parasole soprannominato "Seta" completamente realizzato in legno, che regala ombra alla piazza; sotto l'immenso strato sono presenti anche alcuni reperti archeologici scoperti durante gli scavi per realizzare la struttura, inoltre è presente anche un mercato di prodotti agricoli e, ovviamente, bar delle buonissime tapas che rappresentano i nostri più tipici antipasti ma però classici della cucina di Siviglia: essi possono essere freddi quando vengono preparati con olive e formaggio oppure caldi quando preparati con polpo o calamari fritti. Continuando il tour esplorativo superiamo le 18:00 e con l'avvicinarsi della cena, cerchiamo di sfruttare al meglio un invito di Gemy per andare a degustare i famosi churros andalusi: una merenda tipica andalusa nonché anche una tipica colazione a base di farina di grano, acqua, sale e zucchero. Con questi si ottiene una pasta uniforme che successivamente viene lavorata nella churrera (una specie di trafila) che produce la tipica forma allungata. Questo prodotto viene fritto e successivamente leggermente asciugato dall’eccedenza d’olio. Alle 19:30 ci dirigiamo al bar dello stadio dove beviamo una bibita prodotta dalla Coca Cola mai sentita in precedenza perché una volta uscita in commercio non ha avuto tra noi italiani lo stesso successo della sorella (Coca Cola) la quale si è esplosa alle Olimpiadi del 92' a Barcellona: il drink è chiamato Aquarius; dissetati ottimamente, ci dirigiamo verso la nostra Residencia di sportivi dove cotti, ceniamo e andiamo subito a nanna.

22-11- 2016
Chiuso il week and, parte la settimana tipica spagnola; grazie alla corposa e ottima colazione della Residencia per sportivi, la settimana parte alla grande ma nei nostri pensieri incombe la preoccupazione per i posti dei disabili allo stadio visto che non sono presenti nella curva degli ospiti; sperando che questo non sia un vero problema affidandoci interamente nelle certezze del buon senso, ci dirigiamo verso la "Riccione andalusa": Marbella; proseguendo poi verso Puerto Banus, la "Porto Cervo andalusa", percorriamo la costa dirigendoci verso la punta sud dell'Europa: Carinzia; questa città rappresenta la parte di territorio all'estremità meridionale dell'Europa continentale, oltre che della Spagna, e ci apre lo Stretto di Gibilterra: questo rappresenta il punto effettivamente più meridionale dell'Europa, considerando anche le isole e il promontorio meridionale dell'isola greca di Gavdos, in italiano Gozzo, situata a sud di Creta; è una città vicina al porto di Palos de la Frontera dove il 3 Agosto 1492 Cristoforo Colombo partì alla scoperta dell'America con le sue 3 navi: la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Dalla super strada procediamo verso il mare che è a due passi e così entriamo nella città di Estepona proseguendo verso Tarifa: città di mare presso lo stretto di Gibilterra che ha il parco più energetico del mondo: infatti la numerosità di pale eoliche per metro quadro è impressionante; ripartiti subito dopo la visita alla bella città marittima, per la strada verso 12:30 inizia a piovere forte ma senza curarcene, oltrepassiamo delle delle splendide vie montane dove incontriamo a vista d'occhio di nuovo un moltiplicarsi continuo di queste giganti pale eoliche che ci guidano alla punta oceanica della spagna sorvegliata dalle sue "Colonne di Ercole" che vigilano lo Stretto di Gibilterra dove possiamo scorgere da lontano i due continenti: Africa e la nostra Europa suddivisi dal vicino stretto di separazione tra le due coste. Lasciata poi alle spalle l'Africa, passiamo per le montagne vicine e nel percorrerle incontriamo di nuovo distese di decine e decine di pale eoliche questa volta più vicine e numerose: siamo entrati nel parco eolico di Farinas; sono le 16:00 e siamo costantemente in super strada per meglio percorrere le estese praterie che costituiscono il territorio; dirigendoci verso Arcos de la Fronteira incrociamo il circuito di moto gp di Jeres de la Frontera; i piloti stavano provando le loro moto nel circuito e noi ci siamo fermati ad ammirare le loro prestazioni ad alta velocità. Procedendo per la nostra missione di conquista del posto per la partita di Martedì, passiamo per Vejer de la Fronteira: un pueblos blancos situato su di un promontorio che al meglio mostra l'origine di questi piccoli mondi che esprimono al meglio tutte le loro tipicità dei Pueblos Blancos andalusi; accorti però che i tempi stringono, alle 17:00 facciamo rapidamente un'ultima sosta in un autogrill lungo l'auto strada proseguendo alla volta di Las Cabesaz de San Juan: questo centro abitato raffigura in pieno il classico Pueblos Blancos andaluso che si erge a scaglie su di un colle come può accadere in Italia nei promontori abitati presso le Cinque Terre a Genova; ripartiti, alle 18:00 stiamo ascoltando della tipica musica spagnola in un canale di Siviglia e scendendo la sera, incomincia a delinearsi il gran momento della nostar prima partita di Champions league; alle 19:00 arriviamo così presso il gran centro commerciale situato difronte lo stadio dove aspettiamo con impazienza il pulman della Juventus per fare 2 foto nella spranza di vedere qualche giocatore; così aspettiamo con impazienza fin quando vediamo il veicolo in bianco e nero arrivare ed ecco da lontano; passato difronte l'ingresso, entriamo  nello stadio a vedere Siviglia-Juventus partita che ci "fece godere con gran gioia" per ben 3 volte viste le reti grazie alle reti di Marchisio, Bonucci e Manzukic; tuttavia la nostra esultanza non è stata completa visto e considerato che i posti per disabili sono presenti solamente nella curva del Siviglia dove eravamo incastonati immersi tra il tifo avversario. Finita la partita e posizionati nella speranza di poter strappare qualche autografo a qualche giocatore che usciva dallo stadio per entrare nel pulman della squadra, rubo un autografo al buon Buffon che si getta su di me vedendo le mie sfortunate condizioni e così ce ne andiamo salutando il bellissimo stadio nel migliore dei modi.

23-11- 2016
Con la soddisfazione della grande vittoria della Juve nella serata precedente, dopo colazione partiamo per un'altra importante meta della vacanza: Cordoba. Alle 11:30 ancora siamo in super strada e a 12:30 si intravede da lontano Mezquita: un edificio affascinante che incarna i numerosi cambiamenti politici e religiosi che la città ha subito nel corso dei secoli e oggi è la Cattedrale di Santa Maria Assunta; qui venivano compiute le abluzioni, un bagno completo o consistere nel lavaggio delle mani, e può essere fatto prima di un sacrificio o un'offerta nella religione romana o prima della preghiera nell'Islam che rappresentavano un'azione parziale oppure totale determinata da un atto di sacrificio espresso nei riti di passaggio, ma al contempo di un gesto propiziatorio delle divinità, per proteggersi da esse; può essere un bagno completo o consistere nel lavaggio delle mani l'azione che viene qui compiuta e può essere fatto prima di un sacrificio o un'offerta nella religione romana o prima della preghiera nell'Islam. Questo edificio perciò rappresenta una perfetta fusione tra diverse correnti artistiche che sono andate ad influenzare e a condizionare le abitudini e le usanze artistiche delle popolazioni che le hanno caratterizzate costituendole generando la terza moschea più grande del mondo; è in essa presente un mosaico con 1500 piastrelle d'oro e 256 colonne puntellate sul perimetro della struttura e la tomba di Cristoforo Colombo. Lasciate alle spalle queste stupende opere artistiche, seguiamo il fiuto del nostro amico "cane geografo" Gemy che ci conduce all'auto che ci riporta alla nostra "residencia" per il pranzo.  

24-11- 2016
Alle 11:00 si riparte ma questa volta in direzione casa. Prima di arrivare in aereoporto dove il volo è previsto per le 21:00 andiamo verso l'ultima tappa della vacanza: a 12:30 entriamo presso la mostra dei pittori Murillo e Velazquez e nel pomeriggio ci dirigiamo presso l'immenso palazzo imperiale soprannominato Alcazar. Usciti da qui l'aeroporto ci aspetta ala sera e la vacanza va ad esaursi con delgi splendidi ricordi sulle nostre spalle.

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